Skip to content
Menu
Il sito di Luca Di Nunzio
  • CHI SONO
    • DA DOVE VENGO
    • MY SELECTION
      • DISCHI
      • CALCIO
      • CINEMA
  • GLI SFARATTHONS
  • DI MUSICA
    • MILES DAVIS E’ IL JAZZ
    • DE ANDRE’: GLI ULTIMI DIVENTANO I PRIMI
    • K. JARRETT E IL SUO KOLN CONCERT
    • IL PROG ROCK, UNA MUSICA PER CRESCERE
    • 20 ANNI SENZA FRANK ZAPPA
    • LA LIRICA, UN PATRIMONIO PER I GIOVANI
    • LA SPERANZA DI UN NOBEL A BOB DYLAN
    • IL NOBEL E’ REALTA’ PER BOB!
    • LA DEMOCRAZIA DELLA MUSICA JAZZ
    • UN RICORDO DI LUIGI TENCO
    • LA POVERTA’ CULTURALE E QUALITATIVA DELL’MP3
    • GLI ’80 TRA PUNK, POP E NEW WAVE
    • SANREMO: I PIACEVOLI RICORDI
  • A SCUOLA
    • IL MIO PRIMO ANNO DI SCUOLA
    • SCUOLA E COMPETENZE
    • L’ISTRUZIONE PROFESSIONALE
    • IL VALORE DEGLI ERASMUS
    • LA COSTITUZIONE A SCUOLA
    • LA CADUTA DEL MURO
    • L’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO
    • IL GIORNO DELLA MEMORIA
    • L’UNIONE EUROPEA
    • 60 ANNI DI UE, 60 ANNI DI PACE
    • UN PROGETTO MULTIDISCIPLINARE
    • IL MALE NON HA COLORE
    • DANTE E IL DIRITTO
    • FALCONE E BORSELLINO E LA DIDATTICA A DISTANZA
    • LA VALUTAZIONE SIA FORMATIVA
  • ECONOMIA, TUA, SUA
    • IL CAPITALE DI PIKETTY
    • IL FUTURO DEL WELFARE
    • UN NOBEL A TINTE VERDI
    • NON DI SOLO PIL VIVE L’UOMO
    • KEYNES, UN RIFERIMENTO PERENNE
    • GLOBALIZZAZIONE? SI’, NO, NON SO
    • LA NATURA NON PUO’ ASPETTARE
    • IL QUANTITATIVE EASING
    • IL TERZO SETTORE
    • INFLAZIONE: AMICA O NEMICA?
    • OLIVETTI, LA BUONA IMPRESA
    • A LEZIONE DA FRANCESCO
Il sito di Luca Di Nunzio

Il primo Dantedì: il Sommo Poeta, la Divina Commedia e il Diritto

Posted on 24 Marzo 202025 Marzo 2020

In occasione di questo primo Dantedì, nel tentativo di fornire un piccolissimo contributo per celebrare la grandezza del Sommo Poeta fiorentino, il pensiero è andato subito alla stretta (sebbene spesso nascosta) correlazione riscontrabile tra l’Opera per antonomasia di Dante, la Divina Commedia, e il Diritto.  Quest’ultimo riveste probabilmente un ruolo forse essenziale nel capolavoro dantesco, nel quale vengono passati in rassegna i “premi” e le “punizioni” comminate da un Giudice Supremo a chi, nella vita terrena, si è macchiato di diverse colpe. Pur sottolineando come l’ambito sia  maggiormente sbilanciato verso una sorta di “giustizia divina”, non si possono non riscontrare parametri giurisdizionali terreni nelle scelte che il Sommo Poeta effettua; per quest’ultimo la pena è tanto giusta, quanto più è proporzionata alla gravità della colpa ed in perfetta contrapposizione con il peccato.
La proporzionalità della pena è pienamente presente nella legge del contrappasso che nell’Inferno  viene applicata  in  due  modi  diversi,  o  attraverso  una  pena  simile  al  comportamento  che  era  stato  tenuto  dal condannato, oppure nel suo esatto contrario.
Prima della Divina Commedia, Dante Alighieri aveva già toccato il tema del Diritto nell’opera De Monarchia, sostenendo  la necessità della monarchia universale per unire tutto il mondo cristiano e assicurare il rispetto delle leggi in tutto il mondo, affinché, grazie alla giustizia, si potesse raggiungere la felicità terrena.

E’ nella Divina Commedia, però, che Dante si spinge oltre, quasi cercando, in maniera più o meno velata, di  dimostrare  la propria innocenza dalle accuse che gli erano state rivolte: condannato due volte a morte, forse il Sommo Poeta incentrò  la  sua  opera  sulla  giustizia anche  per  autodifesa. Condannato (lui e, per estensione, i suoi figli) dalla sua Firenze, Dante andò alla ricerca di  una riabilitazione e la tensione tra diritto terreno e divino che permea  tutta la Divina Commedia è forse anche un modo per riscattare la sua figura di perseguitato politico.

Dante, in un certo modo, potrebbe essere stato uno dei primi scrittori che hanno contribuito al progredire del Diritto: la Divina Commedia è in fondo un sistema  di reati e pene. Ai tempi del Sommo Poeta, all’interno del Corpus Iuris Civilis voluto da Giustiniano nel VI secolo dC, vigeva ancora la Costituzione di Arcadio e Onorio, famosa per la sua crudeltà e per aver permesso la condanna di tante persone innocenti (si pensi che al suo interno vi era una norma che, per il reato di alto tradimento, estendeva la pena anche ai figli dei colpevoli!) ed eccolo, allora, Dante, toccare spesso temi civili, sociali, etici e politici…ricordiamo il Canto dedicato al Conte Ugolino, il XXXIII dell’Inferno, dove sono puniti i traditori della patria e degli ospiti, in cui non perde occasione di toccare temi di giustizia etica, con vaghi riferimenti alle vicende personali.

E proprio a Giustiniano il Sommo Poeta dedica un intero Canto, il VI del Paradiso, quello “Politico” (come politici sono il VI dell’Inferno e il VI del Purgatorio).
Dopo avergli fatto raccontare della lotta tra i Guelfi e Ghibellini e del danno da loro arrecato all’Impero, Dante  fa capire che la soluzione ai tanti mali politici che affliggono l’Italia e l’Europa  sta – come già detto – nell’Impero Universale, ossia un’autorità che imponga il rispetto delle leggi e assicuri a tutti la giustizia, ponendo fine all’instabilità che caratterizza soprattutto l’Italia.
In verità già nel VI Canto del Purgatorio Dante aveva fatto un esplicito riferimento alle leggi emanate da Giustiniano, evidenziando come esse spesso non venissero fatte rispettare.

Dante fa più volte riferimento alla Giustizia nella Divina Commedia , ma i versi che il Poeta vede disegnarsi in Cielo nell’XVIII Canto del Paradiso ne sono forse l’emblema:

‘DILIGITE IUSTITIAM’, primai
fur verbo e nome di tutto ’l dipinto;
‘QUI IUDICATIS TERRAM’, fur sezzai

(“AMATE LA GIUSTIZIA […]
VOI CHE REGNATE IN TERRA […]”)

Buon DanteDì  a tutti gli Studenti!

Condividi su:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

2 thoughts on “Il primo Dantedì: il Sommo Poeta, la Divina Commedia e il Diritto”

  1. Giuseppe ha detto:
    25 Marzo 2020 alle 08:57

    Interessante l’aspetto del Dante Giurista che cerca e forse trova una giustizia negata dai suoi avversari fiorentini.
    Ottimi spunti ci sono e magari utili per approfondire li studio del sommo poeta.
    Grazie

    Rispondi
    1. admin ha detto:
      25 Marzo 2020 alle 12:33

      Grazie Giuseppe, sì… forse l’aspetto più interessante. A (speriamo) presto!

      Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

MY POSTS

  • Il degrado repubblicano da Ronald a Donald e la mancanza di coraggio dei Democratici
  • Gli alunni tornano in aula. Valutiamoli, oggi più che mai, in modo formativo!
  • Il ricordo di Falcone e Borsellino nell’era della didattica a distanza
  • L’Unione ai tempi del CoronaVirus
  • Il primo Dantedì: il Sommo Poeta, la Divina Commedia e il Diritto
  • Il concerto ritrovato di De André e la PFM, un tuffo al cuore
  • Il male non ha colore…si aggira nel buio
  • Il giorno della Memoria a Scuola raccontato dai sopravvissuti
  • Non esistono scuole di serie A o di serie B: l’importanza dell’Istruzione Professionale
  • L’ora di supplenza e il trentennale della caduta del Muro
  • Buon anno scolastico agli unici protagonisti della scuola, gli studenti!
  • Che esame, la vita
  • Il Nobel per l’Economia si tinge di verde
  • Una scuola basata sulle competenze: un terreno da coltivare per il bene dei nostri figli
  • L’Europa e l’Erasmus: un tesoro per i giovani studenti del vecchio continente
  • La consegna della Costituzione agli studenti italiani
  • Quando anche il Festival di Sanremo suscita piacevoli ricordi
  • “Un ambiente degno di Nota”: molto più di un progetto scolastico
  • Il referendum in Italia e la progressiva scomparsa del NO
  • Sessant’anni di Unione e di Pace.
    Buon Compleanno Europa!
  • La Globalizzazione, un’opportunità economica o una fucina di disuguaglianze?
  • Il futuro dello Stato Sociale è anche nelle nostre mani
  • Un Nobel da sogno: il “passaggio di testimone” tra Dario Fo e Bob Dylan
  • La RAI e Libero Grassi: quando la fiction svolge un ruolo educativo
  • La Bestia Umana: una piccola impresa musicale
  • Un anno di scuola
  • L’inflazione: a volte nemica, a volte alleata?
  • Sana e robusta Costituzione per la nostra Repubblica quasi settantenne?
  • La natura non può più aspettare
  • Trent’anni fa la tragedia dell’Heysel: il giocattolo del bambino si rompe per sempre
  • La speranza di una ripresa economica riposta nel “Quantitative easing”
  • Il capitale nel XXI secolo di Piketty, libro economico dell’anno
  • R-Kive: un cofanetto dei Genesis piacevolmente sui generis
  • The Endless River: i Pink Floyd e un ritorno di cui si poteva fare a meno
  • L’insegnamento democratico della musica jazz
  • Pop, funky, new wave: cosa resta di quegli Anni Ottanta?
  • L’Europa: una casa da ristrutturare, non da evacuare
  • Luigi Tenco: il valore e la fragilità dei sentimenti
  • L’importanza del Terzo Settore nell’Economia
  • Una lezione di economia per il 2014
  • La musica lirica: un patrimonio a disposizione dei giovani
  • Fabrizio De André e gli Ultimi che diventano i Primi
  • Olivetti, l’imprenditoria a servizio dei sogni e del benessere sociale
  • Vent’anni senza la genialità di Frank Zappa
  • Il PIL non può essere l’unico misuratore del benessere di una nazione
  • Gli Ufo e i Robot entrano nelle case degli Italiani
  • La speranza di un Premio Nobel a Bob Dylan
  • L’unicità delle pellicole di Stanley Kubrick
  • L’impoverimento culturale e qualitativo della musica sottoforma di mp3
  • Il Rock Progressive, una musica per la crescita della mente
  • Un ricordo “speciale”
  • La magia dell’analogico e delle immagini in Super8
  • John Maynard Keynes, un punto di riferimento per affrontare la crisi economica
  • Il Concerto di Colonia di Keith Jarrett, un miracolo musicale
  • Il ricordo dell’Olocausto e l’assurdità del negazionismo
  • Miles Davis, un cardine della storia musicale del Novecento
  • Un ricordo di Wicky Hassan, visionario della moda
  • I più forti calciatori mondiali nella Serie A italiana degli anni Ottanta
©2021 Il sito di Luca Di Nunzio | WordPress Theme by Superbthemes.com